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lunedì 12 luglio 2010

Il Vaticano apre agli alieni


Una resa che lascia a bocca aperta, una resa che va oltre quella dei comuni scettici.
La Chiesa, ha ammesso che ha senso cercare forme di vita fuori la Terra.
Questa è la conclusione alla quale sono giunti gli studiosi, scienziati e filosofi, che hanno partecipato ad una settimana di studi di Astrobiologia promossa dalla Pontificia accademia delle Scienze e dalla Specola vaticana.
Il direttore della Specola vaticana, padre Josè Funes, al termine dell'evento in conferenza stampa ha dichiarato: «Nonostante l'astrobiologia sia un campo nuovo e un argomento in via di sviluppo le domande sulle origini della vita e sulla presenza di vita fuori dalla Terra, nell'universo, sono legittime e meritano seria considerazione».
Il Vaticano, ha dovuto mettere da parte le sue rigide teorie, nonostante le innumerevoli implicazioni di carattere filosofico e teologico, ha affrontato il "fantascientifico" caso con degli scienziati.
Infatti all'icontro hanno partecipato fisici, chimici, astronomi biologi e geologi, i quali, hanno messo a confronto i risultati delle loro ricerche e sono giunti a ritenere «plausibile» l'esistenza di centinaia di milioni di luoghi abitabili nella sola Via lattea, che è solo una dei miliardi di galassie dell'universo.
In effetti, dovremmo iniziare a pensare, che l'alieno non è per forza quello che noi tutti cinematograficamente conosciamo, non per forza è un omino verde dalle orecchie a punta, oppure un esserino simile al tenero E.T., forme di vita aliene scientificamente potrebbero essere anche le cosidette E.B.E. (entità biologicahe extraterrestri) ovvero: Piante, batteri, funghi, alghe, crostacei, ecc.
Athena Coustenis, del Cnr francese, ad esempio ha ricordato in quest'occasione che su Europa, satellite di Giove, c'è una grossa presenza di acqua sotto una calotta di ghiaccio, il che già potrebbe voler dire l'esistenza di forme di vita non terrestri, data la presenza determinante alla vita di h2o (acqua).
Per entrarne in contatto però, bisognerà attendere il 2020 (21 dicembre 2012 permettendo), anno in cui è prevista una missione.
Anche nel sistema di Saturno, altri due satelliti sono di particolare interesse per gli astrobiologi: Titano ed Enceladus.Il primo è molto simile al nostro pianeta, è dotato infatti di un'atmosfera densa di idrogeno con il 2% di metano e cicli climatici e meteorologici simili a quelli della Terra.
Enceladus, una luna più piccola, sprizza grandi quantità di acqua e materia organica nello spazio, il che farebbe supporre delle condizioni favorevoli alla vita sul suolo del pianeta.
Riguardo l'apertura del Vaticano, ci sarà tanto da discutere ancora, dato che "teologicamente" parlando, queste eventuali forme di vita dovrebbero rientrare (e chissà come) in un più ampio progetto divino di genesi.
Ma questa apertura deve anche lasciare pensare su un'altra eventuale storica realtà, la Chiesa è forse la più grande "potenza" mondiale ed il fatto che oggi reputi possibile l'esistenza di forme di vita non umane, poco dopo l'apertura degli archivi degli x-files inglesi, che come si mormora verrà seguito dall'apertura di alcuni x-files americani, sono un modo per preparare il mondo ad un imminente incontro con gli extraterrestri.


Fonte: UFOonline.it

martedì 6 luglio 2010

Scie chimiche


Il testo che abbiamo tradotto evidenzia solo un ridicolo risvolto delle mostruose capacità che i militari possiedono ed hanno acquisito già molti decenni or sono, in ordine al controllo del clima e del tempo. Sebbene quindi nell’articolo si sottovaluti notevolmente la reale ed attuale incidenza di questa tecnologia, abbiamo deciso ugualmente di pubblicare il pezzo, poiché chiama in causa la Marina degli Stati Uniti. Infatti, secondo numerosi ricercatori l’infame operazione “scie chimiche” è gestita dall’Office of naval intelligence (O.N.I.) per conto dello S.M.O.M.L’articolo in oggetto si basa appunto su un dossier ufficiale della Marina, recentemente rilasciato.
Un recente documento della Marina statunitense si riferisce ad alluvioni ed a siccità artificiali per distruggere l’economia di uno stato nemico.
“La modificazione meteorologica fu usata con successo nel Vietnam per impedire i movimenti di truppe ed i rifornimenti dal Vietnam settentrionale al Vietnam meridionale, ma da quel tempo la ricerca militare sulla modificazione meteorologica si è concentrata sugli Stati Uniti”. Ciò è scritto in un documento ufficiale della Divisione sulle armi marine ed aeree, declassificato lo scorso mese grazie al Freedom information act.

Il testo concerne tecniche per influire sul tempo, col fine di “conferire all’esercito degli Stati Unitiuna capacità di modificare il tempo”, per ostacolare i movimenti di soldati per mezzo di nubifragi, tempeste di neve etc. e per danneggiare il sistema produttivo di un paese nemico con piogge torrenziali o con la siccità.
Il documento è privo di data, ma è chiaro che si può collocare nel periodo della Guerra fredda. Tra il 1948 ed il 1949 furono elaborate tecnologie e creati strumenti che furono usati con successo per indebolire gli uragani, per il controllo della nebbia e per attenuare la siccità. Le applicazioni militari di queste tecnologie furono esibite nel 1966, nell’ambito del Progetto Popeye, col quale furono intensificate le precipitazioni piovose per ostacolare i movimenti di truppe lungo il sentiero di Ho Chi Minh.
Nel 1980, gli Stati Uniti ratificarono un trattato volto a bandire la manipolazione meteorologica a fini militari. Tuttavia, qualcuno nell’esercito ha continuato a cullare l’idea del controllo climatico. Un documento del 1996 dell’Aeronautica militare recita: “La nostra visione è che dal 2025 i militari potrebbero influire sul tempo sia su mesoscala sia su microscala”.
Fonte: Roswell.it

sabato 3 luglio 2010

Crop Circles:tutto quello che c'è da sapere

I crop circles(in italiano cerchi nel grano) sono delle figure geometriche(ben visibili dall'alto) che appaiono misteriosamente nelle coltivazioni di cereali,ottenute mediante l'appiattimento uniforme delle piante.Une delle teorie più affascinanti sostiene che questi cerchi sono realizzati da entità extraterrestri,in particolare piccole sfere di luce viste attorno ai campi.Nonostante è ciò è evidente che alcuni crop circles siano opera dell'uomo.
La storia dei dei cerchi nel grano è abbastanza recente in quanto i primi cerchi sono apparsi all'inizio degli anni 80 quando un giorno in Inghilterra l’agricoltore Ian Stevens mentre era impegnato nella trebbiatura del proprio campo di grano si ritrovò con la sua mietitrebbia all’interno di una formazione perfettamente circolare. Cosa molto singolare erano le spighe che risultavano piegate in senso orario, sovrapposte le une sulle altre descrivendo una circonferenza perfetta. Continuando con il proprio lavoro Stevens si trovò in una serie di cerchi più piccoli, successivamente capì che quei cerchi formavano un’enorme figura.La vicenda fu accantonata fino a quando nel 1981 Pat Delgado(un ingegnere inglese) denuncio il fenomeno incitando gli scienziati a trovare una spiegazione.Negli anni seguenti il fenomeno dei cerchi aumentò e si scopri che non era circoscritto all'Inghilterra ma era un fenomeno mondiale.
L'ingegnere collaborando con Colin Andrews(elettrotecnico) riscontrò una presenza di microonde molto forte all'interno di alcuni crop circles il quale lo spinse a collegare il fenomeno crop circles agli extraterrestri.Tra le altre fantasiose ipotesi c'è quella che un satellite artificiale in orbita attorno alla Terra stia usando un qualche tipo di emissione energetica (ad esempio un raggio di microonde) per creare i disegni.Ma nel 1991 due eccentrici sessantenni Doug Bower e Dave Chorley affermarono di essere gli autori dei crop circles mostrando la loro realizzazione tramite assi di legno e cavi.È dunque questo l'epilogo dei crop circles?I fautori delle ipotesi più fantasiose sulla genesi dei cerchi nel grano affermano che,per i cerchi non realizzati dall'uomo gli steli sembrano essere piegati appena sotto un delle giunture senza che arrivino a spezzarsi,mentre il grano piegato presenta inconfondibilmente una rottura all'altezza del gambo.Inoltre perchè è stata riscontrata al presenza di microonde in alcuni cerchi?
Ma d'altro canto perchè gli alieni realizzerebbero questi cerchi?per comunicarci qualcosa?ma perchè comunicherebbero con questi disegni e non con le onde radio o altri metodi che ci permetterebbero di avere più informazioni?
C'è da dire che il CICAP (il comitato italiano per le affermazioni sul paranormale)rigetta vivamente l'ipotesi aliena affermando che tutti i cerchi sono realizzabili dall'uomo.
Nonostante ciò il fenomeno è ancora oggi in aumento anche in Italia come dimostrano i cerchi trovati a Napoli o in Friuli, anche se tutt'oggi l'Inghilterra detiene il maggior numero di crop cirles.
Ai primi semplici cerchi degli anni ottanta, sono seguite forme sempre più elaborate e complesse. I cerchi nel grano sono divenuti infine una vera e propria forma d'arte, da parte di gruppi di persone(circlesmakers) che hanno realizzato pubblicamente le loro opere. Il 12 Agosto 2006 è stato riprodotto fedelmente anche il logo di Mozilla firefox.Eccovi i crop circles più belli:

Il più grande crop del mondo:"l'uomo farfalla"
realizzato da un gruppo olandese,misura 5o0x450metri
rappresenta un farfalla con al centro l'uomo
vitruviano di Leonardo Da Vinci






Ecco un crop circles particolare rinvenuto nel
Wiltshire(Gran Bretagna),è stato battezzato
come alien face.Infatti sarebbe il ritratto di un "grigio"
accostato a un cd-rom contenente un linguaggio
in codice ascii.Secondo alcuni il messagio decodificato
dovrebbe essere questo:"Diffida dei portatori di falsi regali
e le loro promesse non mantenute. Molto dolore ma
ancora tempo. Credete. C'è del buono là fuori.
Noi opponiamo il tradimento".Tutt'ora molti si interrogano
sulla veridicità di questo cerchio,anche se devo dire
è talmente perfetto che paradossalmente può sembrare
una bufala.Quello è il tipico volto che immaginiamo abbiano gli alieni

giovedì 1 luglio 2010

Autocombustione umana


1966: Il caso di Irving Bentley
Il 5 Dicembre 1966, Gosnell, un addetto dell’azienda del gas di Coudersport, in Pennsylvania, fu insospettito dallo strano odore che proveniva dall’interno della casa di Irving Bentley. Gosnell suonò più volte alla porta senza ottenere una risposta e alla fine decise di entrare. Frugò in tutte le stanze finché non raggiunse il bagno, ma tutto quello che trovò del Dr. John Irving Bentley fu un mucchio di cenere alto parecchi centimetri e un piede ancora calzato, che giaceva all’estremità di un area bruciata di 80-120 cm di diametro. A parte Bentley e i suoi abiti, nient’altro era bruciato nella stanza, inoltre più tardi si apprese che la vittima era stata vista viva pochi minuti prima.
1951: Il caso di Mary Reeser
Mary Reeser, una vedova di 57, anni venne trovata il 1 luglio 1951 ridotta in cenere in un appartamento che quasi non mostrava segni di danno. Questo è considerato un altro punto di riferimento nei fenomeni di autocombustione umana, perché fu il primo esempio in cui fu usato ogni possibile mezzo di moderna investigazione scientifica per determinare la causa del misterioso fenomeno. La signora Mary Hardy Reeser si era recata a vivere a St.Petersbrug il Florida per essere vicina al figlio. La sera del 1 luglio 1951 era rimasta a casa del figlio con uno dei nipoti, mentre il resto della famiglia era andato in spiaggia. Quando tornarono Mary Reeser aveva già fatto ritorno alla propria abitazione. La moglie di Richard Reeser decise pertanto di andare a trovare la suocera per accertarsi che fosse tutto a posto. Secondo la sua testimonianza, non vi era niente nell’apparenza o nel comportamento di Mary Reeser tale da causare qualsiasi allarme. La donna manifestò l’intenzione di andare a letto presto, disse che aveva preso due pillole di Seconal (sonnifero) per assicurarsi una notte di riposo e che ne voleva prendere altre due. La signora Carpenter vide la sua inquilina intorno alle 21:00; indossava una camicia da notte e un paio di pantofole di raso nero e stava oziando su di una poltrona mentre fumava una sigaretta. Le coperte del letto erano state sollevate, segno che si apprestava a coricarsi. Quando la signora Carpenter si svegliò Lunedì mattina alle 5:00, avvertì un lieve odore di fumo, tuttavia non si allarmò, attribuendone la responsabilità ad una pompa per l’acqua situata in garage che si era surriscaldata. Pertanto si alzò, andò a spegnerla, e tornò a letto. Alle 8:00 arrivò un telegramma per Mary Reeser. La signora Carpenter firmò la ricevuta e andò nell’appartamento dell’inquilina per consegnarglielo. Quando appoggiò la mano sulla maniglia della porta, notò che era calda. Allarmata corse a chiamare aiuto, e due imbianchini, dall’altra parte della strada raccolsero l’appello. Uno di loro aprì la porta, e non appena entrò si sentì investito da un’ondata di aria calda. Pensando di poter salvare Mary Reeser si guardò intorno freneticamente, ma non vide alcun segno di lei. Il letto era vuoto. L’unico segno di incendio era una piccola fiamma su una trave di legno, su una divisoria che separava la sala da un cucinotto. All’arrivo dei pompieri le fiamme furono spente e una parte della divisoria abbattuta. Quando il vice comandante dei pompieri iniziò l’ispezione del locale, non credette ai suoi occhi. Nel mezzo del pavimento era chiaramente visibile un area carbonizzata di circa 120-150 cm, all’interno della quale trovò alcune molle annerite di una poltrona e i resti di un corpo umano, che consistevano in un fegato carbonizzato ancora attaccato ad un pezzo di spina dorsale, un teschio rattrappito, che per il calore si era ridotto alle dimensioni di una palla da baseball, un piede che calzava ancora una pantofola di raso nero e un mucchio di cenere..
La bibliografia scientifica è colma di fascicoli considerati misteriosi riguardanti queste situazioni apparentemente paranormali…
Il fenomeno dell’autocombustione umana ha vissuto un periodo di netto rifiuto da parte delle comunità scientifiche di tutto il mondo, nel quale veniva classificato nelle più disparate motivazioni, tra cui il suicidio o l’omicidio fino ad arrivare a incidenti domestici. Solo modernamente si è iniziato a studiarlo come fenomeno pseudo paranormale. Uno dei primi casi registrati accadde a Verona nel 1745. La Contessa Cornelia di Bandi misteriosamente esplose in fiamme una notte nella camera da letto della sua villa. Il suo corpo fu completamente incenerito, ma nient’altro nella stanza, piena di materiali infiammabili, fu toccato dal fuoco. Non fu mai trovata nessuna origine all’incendio.
In condizioni normali, il corpo umano non brucia molto bene, perché costituito per l 80% di acqua. Ha bisogno di un “accelerante” come benzina. Su questo preambolo si sono concentrate le indagini, visto che casi di combustione umana spontanea si verificarono dopo feste o party, allorché gli studiosi ipotizzarono la possibile presenza di alte dosi di alcool nei tessuti dei soggetti.
Harrison, in una sua pubblicazione, sospettò che il fenomeno fosse dovuto a forti correnti bioelettriche che attraversano il corpo, menzionando casi di soggetti che risultavano essere vere e proprie batterie viventi. Ma probabilmente si trattava di semplice elettricità elettrostatica. Un altro ricercatore, tale Larry Arnold, sul numero del 1982 della rivista Frontiers of Scienze presentò una teoria in cui entravano in gioco “correnti di energia tellurica”che continuamente, a detta dello scienziato, solcano continuamente la crosta terrestre.

Il fine era abbastanza comune: un cortocircuito di queste tensioni sarebbe la causa principale dello scoccare della scintilla, mediato in qualche modo da una condizione mentale particolare.
Facciamo un punto: mentre il busto viene completamente distrutto dalle fiamme. Le estremità raramente bruciano.
La maggioranza delle persone colpite sono donne, il che potrebbe far ipotizzare un coinvolgimento dell’assetto ormonale (le donne fisiologicamente sono più grasse degli uomini, questo è dovuto fondamentalmente alla presenza maggiore di ormoni femminili rispetto al testosterone; giustamente, la donna in gravidanza deve assicurare al feto il giusto nutrimento). La stranezza è che i materiali potenzialmente infiammabili che si trovavano nelle vicinanze erano intatti; il che fa pensare alla presenza di notevole energia in un brevissimo tempo! Il residuo rinvenuto a terra è giallastro, di consistenza grassa e dolciastro (come quello che cola durante un bel barbecue casalingo, probabilmente dovuto ai grassi!).

A mio avviso, scientificamente parlando, è bene restare con i piedi per terra! studiando la fisiologia cellulare, si comprende che la cellula ha un sistema di produzione di energia. Come una vera e propria centrale, trasforma le sostanze nutritive in energia. I mitocondri forniscono il fabbisogno energetico a tutto il corpo attraverso piccole reazioni chimiche, capaci di generare notevole energia.
ora, in condizioni particolari, se questo organello non funziona a dovere, potrebbe rilasciare troppa energia e troppo in fretta, cosi da scindere ossigeno ed idrogeno (con trasformazione delle molecole di NAD+ in NADH). In particolare per ogni molecola di acetilCoa in entrata nel ciclo di krebs, vengono liberati 5 atomi di idrogeno, alcuni elettroni di quest’ultimi vengono catturati da tre molecole di NAD+ che si riducono in NADH più una di FAD a sua volta FADH2; successivamente, queste molecole neo formate rilasceranno l’idrogeno in passaggi complicati, al fine ultimo di ottenere energia sottoforma di ATP). Colpiti da tale mole energetica, gli altri mitocondri lì vicino esploderebbero causando una reazione a catena. La cellula esplode in mille pezzi ed in pochi minuti scoccherebbe la scintilla. Un volta innescato il processo, i grassi presenti nel corpo, sciogliendosi in presenza di calore, impregnerebbero i vestiti che continuerebbero a bruciare come lo stoppino di una candela, fino al completo esaurimento dei tessuti adiposi della vittima. Gli accumuli di grasso, solitamente localizzati nel tronco piuttosto che negli arti, spiegherebbero il perché le estremità sono solite scampare alla violenza delle fiamme, e come la massima situazione di incenerimento si localizzerebbe a livello addominale. Il mistero si infittisce pensando che la temperatura di un possibile focolaio di questo tipo raggiunge circa i 600 °, sufficienti a consumare tessuti e muscoli, ma sicuramente insufficienti per bruciare il tessuto osseo…


Dott.Marco Garbati
Fonte: croponline

L'uomo che non mangia e non beve da 74 anni



Il santone indiano che non mangia e non beve da 74 anni dice la verità. A documentarlo è l’accurato check-up cui Prahlad Jani stato sottoposto in una stanza isolata di un ospedale sorvegliata da telecamere 24 ore su 24. Durante il periodo di osservazione lo yoghi, che vive in una grotta nello Stato settentrionale del Gujarat, “non ha consumato alcun cibo o bevuto acqua e non ha urinato o defecato”.E’ quanto ha dichiarato al quotidiano indiano “The Hindu” G. Ilavezhagen, capo del centro di ricerca militare che ha condotto l'esperimento. I medici si sono detti “sorpresi” dalle capacità dell'uomo che ha 82 ed è in perfetta salute. Il test é stato condotto da un team di 35 specialisti di un istituto appartenente al Defence Research and Development Organisation (Drdo) interessati a scoprire nuove “tecniche di sopravvivenza”. Come riferisce il sito web svizzero bluewin.ch, il periodo di osservazione è terminato la scorsa settimana e Jani è già tornato alla sua vita da eremita lasciando i medici senza parole.Ma non si tratta della prima volta che l’eremita, dal potere paranormale, è stato messo sotto osservazione. Stando a quanto riportato dall’Ahmedabad Mirror, Prahlad Jani in precedenza aveva passato 10 giorni sotto esame in un ospedale dello stato settentrionale del Gujarat, nella città occidentale indiana di Ahmedabad. L’uomo è stato studiato da un team di medici del Defence Institute of Physiologist and Allied Science (Dipas), un centro di ricerca della Difesa,che lo aveva costantemente monitorato grazie a delle telecamere.

Prahlad Jani è in grado di non mangiare né bere da 74 anni e continuare a sopravvivere grazie ad una particolare tecnica di meditazione yoga. Sudhar Shah, il medico che lo sta seguendo, sostiene che Prahlad Jani «sia capace di produrre urina nella sua vescica e, poi, in base esclusivamente alla propria volontà, di rimandarla in circolo». Dalle analisi del sangue, risulta in salute e ha i medesimi parametri fisici di un 25enne. L’uomo era stato sottoposto nel 2003 ad un’analisi approfondita da parte di un'altra squadra di medici. Anche allora avevano tentato di impadronirsi del suo mistero. Tuttavia, non erano riusciti a trovare una spiegazione scientifica al fenomeno.

Prahlad Jani è nato in un povero villaggio del Gujarat, nel distretto di Charod Mehsana. L’uomo che non si nutre e non beve da 74 anni afferma di aver ricevuto dei miracolosi poteri da una divinità quando aveva otto anni. Prahlad Jani, infatti, indossa il vestito tradizionale dei devoti della dea Ambaji, ed è venerato come una santone.La pratica ascetica di Prahlad Jani è nota come breatharianismo (breath, respiro in inglese). Consisterebbe nel raggiungere grazie al potere della mente, il dominio assoluto delle proprie facoltà corporee. I Breathariani affermano di essere in grado di sopravvive cibandosi unicamente d’aria, di luce o di Prana, l’energia vitale dell’induismo. Per loro sarebbe possibile far scaturire questa energia dall'interno del proprio organismo, il quale, a sua volta, si ciberebbe di tale energia senza, quindi, auto-consumarsi. Si tratterebbe, inoltre, di facoltà innate, perdute nel tempo e riottenibili grazie all'ascesi e alla meditazione.Se la pratica, in India, fa parte della tradizione e della cultura Indù, molti sedicenti Breathariani, in occidente, pare che sfruttino la speranza di nutrirsi di sola luce ed energia ed abbandonare così il “fardello” del doversi cibare per fare soldi a palate. Uno dei più noti è Wiley Brooks, più volte apparso in televisione che, per “poche” migliaia di dollari offre ai suoi adepti il segreto dell’immortalità, in seminari di 4-5 giorni. Molti Breathariani occidentali hanno fatto della loro pratica una battaglia sociale, arrivando a sostenere che la lobby del cibo sia la più potente al mondo e solo in virtù della sua manipolazione mentale l'umanità si è convinta della necessità di bere e cibarsi per sopravvivere.Una della associazioni breathariane più note al mondo è l'australiana Jasmuheen. Jasmuheen ha scritto diversi libri, tra cui Nutrirsi di luce, Ambasciatori di luce e Alimentazione pranica. In questi spiega come sia possibile liberarsi dalla necessità di bere e cibarsi. Sparse per il mondo sono nate diverse associazioni per la diffusione del bretharianesimo. Una delle più famose è il Breatharian Institute Of America. Tra gli altri breathariani famosi, ci sono i maestri esoterici come Babaji, Saint Germain, Elijah, Giri Bala e Teresa Neumann.

Fonte: Il blog di Adriano Forgione